di Mirco Gazzera
Il caffè freddo è un’ottima soluzione per godersi questa bevanda anche durante l’estate. Il cold brew è un metodo per prepararlo poco conosciuto in Italia, ma davvero valido.
Vediamo insieme le sue caratteristiche, le fasi di preparazione e una variante chiamata cold drip.
Caratteristiche
Il cold brew è un metodo di estrazione per infusione a freddo del caffè, che ne esalta l’aromaticità e ne riduce l’amaro. Con questo sistema si ottiene una bevanda dal sapore piuttosto intenso, perché il caffè macinato resta a diretto contatto con l’acqua fredda per molte ore.
Non si tratta, quindi, di un classico caffè preparato in modo tradizionale (con la moka o la macchina da espresso) e poi lasciato raffreddare oppure miscelato con il ghiaccio. A questo proposito, come non ricordare l’ottimo caffè leccese: un espresso servito in tazzina, da versare in un bicchiere di vetro contenente ghiaccio e latte di mandorla.

Preparazione
Le fasi di preparazione del caffè con il metodo cold brew sono davvero semplici:
- macinatura del caffè e riempimento del filtro;
- riposo in frigorifero della bottiglia contenente acqua e caffè;
- servizio.
Macinatura del caffè e riempimento del filtro
Per il cold brew è da preferire un caffè della varietà arabica, in modo da esaltare le note aromatiche della stessa. Ne occorrono circa 55 grammi per 700 ml di acqua.
La macinatura dei chicchi dovrebbe essere piuttosto grossolana, in modo da evitare che piccole parti della polvere di caffè possano attraversare le maglie del filtro, finendo poi nella bevanda. Pertanto, sarebbe meglio acquistare il caffè in grani per macinarli in modo adeguato. Se non è possibile, si può comunque provare con il caffè macinato per la moka.

Una volta riempita la bottiglia con acqua fredda (700 ml circa), il filtro con il caffè deve essere inserito a diretto contatto con l’acqua. A questo punto, si può chiudere la bottiglia con il tappo.
Riposo in frigorifero della bottiglia contenente acqua e caffè
Dopo aver shakerato delicatamente la bottiglia, occorre riporla in frigorifero per 8 ore in posizione verticale. Se si vogliono ottimizzare i tempi, è possibile preparare il cold brew alla sera, così al mattino del giorno seguente il caffè sarà pronto per essere bevuto.
Qualora non si bevesse tutto il caffè presente nella bottiglia, è opportuno togliere il macinato. Diversamente, infatti, si rischia di rendere la bevanda troppo amara, a causa della sovraestrazione dovuta al tempo eccessivo di contatto del caffè con l’acqua.
Servizio
Una volta trascorso il tempo di riposo in frigorifero, si shakera ancora un volta delicatamente la bottiglia e poi la bevanda può essere servita versandola nella tazza. L’eventuale caffè residuo si conserva nella bottiglia in frigorifero anche per un paio di giorni avendo cura, però, di non lasciare il macinato all’interno della bottiglia, per il motivo già descritto.
Variante: cold drip
Esiste anche una variante del metodo sopra descritto: il cold drip. In questo caso, l’acqua insieme a del ghiaccio è lasciata cadere goccia a goccia su un panetto di caffè macinato. Si tratta di un metodo di estrazione per percolazione che esalta ulteriormente l’aromaticità del caffè.

Il cold brew è più che una moda, è il miglior modo per gustare il caffè freddo. Infatti, se estraiamo un caffè a caldo e lo rendiamo freddo col ghiaccio, risulterà annacquato. Se invece raffreddiamo un caffè caldo nel frigo, come vedo fare normalmente, perde gran parte delle sue caratteristiche organolettiche. Il cold brew coffee, invece, nasce già freddo, lo è per sua natura, e le sue caratteristiche restano inalterate.