La Dama e le sue birre: in viaggio da sempre

di Federica Russo

Sandra Mondaini ripeteva sempre a un rassegnato Raimondo Vianello: “Qui non succede mai niente! Sempre io e te, tu e io. Ma io sono stufa, io non ne posso più! Che barba, che noia, che noia, che barba! Buonanotte”.  E invece un modo per trascorrere una serata diversa dalle altre, dove non ci si annoia per niente, esiste eccome: una degustazione online di birre artigianali italiane, quelle del birrificio Birra La Dama (Bedizzole – Brescia).

Ma il fatto curioso è che c’è di mezzo, persino, un gruppo di Sommelier del vino. Mi spiego meglio.

Il “Club di Degustazione del Vino”, fondato da allievi della Scuola Italiana Sommelier diventati, poi, Sommelier, propone delle degustazioni in diretta online, con cadenza mensile, alla scoperta dei vini italiani più tipici. Per variare un po’ l’offerta del programma e far scoprire nuove realtà, si è pensato di organizzare una degustazione di birre artigianali. E quindi, per la prima volta, giovedì 21 settembre, il mondo brassicolo ha fatto capolino in quello del vino.

La Dama in viaggio

Protagonisti della serata, il birrificio “Birra La Dama” e le sue birre. Situato a Bedizzole – Brescia, a pochi chilometri dal Lago di Garda e raccontato da Gemma Cruciani, socia e tecnologa alimentare nonchè esperta di analisi sensoriale.

Dopo una breve introduzione, condotta dalla sottoscritta, dedicata agli ingredienti della birra e alla sua produzione, tanto per calarsi nell’atmosfera giusta, Gemma ha fatto gli onori di casa. Ha presentato la grande famiglia di Birra La Dama composta da amici veri, fratelli, tanta passione e ottime birre. Tutto legato da un filo rosso: il viaggio.

Il viaggio che ha portato il birrificio da Roma a Brescia, il viaggio continuo del mastro birraio Davide sempre alla ricerca di tradizioni, ingredienti e ispirazioni, il viaggio alla scoperta di altri mondi per offrire nuovi prodotti (addirittura acquavite e gin alla birra).

Gemma ha spiegato, anche, come un birrificio riesca a stare al passo con i tempi, ascoltando cosa chiede il mercato, senza perdere la propria identità artigianale… praticamente si fanno dei gran salti mortali!!!

La degustazione delle birre…e non solo

Birre-Birrificio-La-Dama

Per l’occasione sono state degustate 3 birre ad alta fermentazione, seguendo una logica crescente di gradazione alcolica e intensità degli aromi. Ma non si è mica solo bevuto! Durante un viaggio si mangia anche e, quindi, con la seconda birra sono stati abbinati due cibi di facile reperimento. Ma andiamo con ordine. Qui di seguito, in breve, le mie degustazioni.

1) Snow Flake – Blanche – 4,8% vol.

Birra-Snow-Flake

Birra chiara ispirata allo stile Blanche, di tradizione belga. La ricetta classica prevede l’utilizzo di frumento non maltato, oltre al malto d’orzo, coriandolo e scorza di arancia amara. Birra La Dama ha voluto dare il suo tocco personale aggiungendo anche scorza di arancia dolce, mandarino e un ingrediente a dir poco unico: il cetriolo!

Una birra facile da bere e rinfrescante grazie alle note fruttate ed agrumate. La nota speziata che dà il coriandolo non è invasiva ma molto equilibrata. Piacevole il tocco di erbaceo dato dal cetriolo che ricorda anche la parte bianca della buccia dell’anguria. Una birra estiva da bere tutto l’anno per ricordarsi della bella stagione!

Abbinamenti da provare: insalata caprese, formaggio fresco (Crescenza), spaghetti alle vongole e branzino al vapore.

2) DammiUnaRossa – Red Ale – 4,8% vol.

Birra-Dammi-una-rossa

Ecco la birra protagonista del doppio abbinamento: un formaggio semi-stagionato (Asiago) e un salume (lonzino o coppa).

Birra ambrata con riflessi ramati che si rifà alle Red Ale irlandesi. Come da tradizione, in primo piano il malto d’orzo con i suoi sentori caramellati che ricordano il pane integrale, il miele scuro, il biscotto e un po’ di frutta rossa. La nota amara che si percepisce non è data dai luppoli, bensì proprio dai malti più torrefatti.

Bevuta insieme all’Asiago, sgrassa molto bene la bocca ed esalta la parte lattica del formaggio che, a sua volta, fa emergere le note più profumate della birra. Bevuta insieme alla coppa, invece, amplifica l’aromaticità del salume che allo stesso tempo da una spinta maggiore alla componente amara della birra, richiamando un altro sorso. Abbinamenti, a detta di tutti, ben riusciti…meno male!!!

Altri abbinamenti da provare: carne alla griglia, pasticceria secca e crostata di frutta.

3) La Roma Brescia – IPA – 5,5% vol.

Birra-La-Roma-Brescia

Birra di colore dorato che riprende lo stile anglosassone delle India Pale Ale (IPA), dove la luppolatura si fa sentire bene. Qui i luppoli usati sono di origine americana, infatti, si ritrovano, al naso e al gusto, i tipici aromi fruttati, agrumati e resinosi. Il tutto, però, ben bilanciato dai malti europei, capaci di gestire bene l’impatto dalle note amaricanti. Bevuta equilibrata, dissetante e molto profumata.

Abbinamenti da provare: spaghetti alla carbonara, pollo al curry, agnello arrosto, pizza marinara o con salame piccante.

Siete rimasti colpiti dalle etichette di queste birre?!? Sappiate allora che le prime due sono state disegnate dal famoso fumettista Espen, mentre la terza, e tutte quelle della gamma in bottiglia, dal mastro birraio Davide, un’artista non solo della birra!

Il viaggio non finisce mai…

Ho iniziato questo articolo citando due mostri sacri del varietà italiano: Sandra e Raimondo. Voglio finire ricordandone un altro: Corrado che, al termine del celebre programma televisivo “La Corrida”, diceva sempre: “…e non finisce qui!“.

Non finisce qui il viaggio di Birra La Dama che continuerà a sviluppare idee e nuove birre per allietare i nostri palati, ma non finisce qui neanche il viaggio sensoriale che accompagnerà ogni nostra bevuta consapevole.

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