Tra riti e salute: il meglio del tè giapponese

di Anna Zancan

Il rapporto che lega il popolo giapponese al tè perdura da secoli. Un po’ come il sakè, anche questa bevanda riveste infatti un ruolo importante nella cultura nipponica, ruolo che si ritrova tanto nei rituali tradizionali quanto nelle abitudini quotidiane

Il Paese del Sol Levante è noto per l’ampia varietà di tè, soprattutto verdi, ognuno dei quali ha un profilo di sapore unico, che va dal dolce all’amaro, dall’erbaceo al nocciolato.

Varietà di tè giapponese

Vediamo alcune delle varietà di tè giapponese più popolari, le peculiarità produttive e i profili aromatici.

Maccha o Matcha

Questo tè verde in polvere è tradizionalmente usato nella Cerimonia del Tè e si ottiene dalla macinazione di foglie intere di tè verde in una polvere fine. Il suo colore verde brillante deriva dall’alta concentrazione di clorofilla e il suo sapore è leggermente amaro, ma anche molto morbido. Nelle varietà di produzione industriale è un ottimo ingrediente per dessert, frullati e altro ancora.

Sencha

È il tipo di tè giapponese più popolare e si ottiene dalla cottura a vapore delle foglie di tè fresche. Il Sencha ha un sapore leggero ed erbaceo e può variare notevolmente in termini di qualità, a seconda del luogo di coltivazione e della lavorazione.

Kabusecha

Conosciuto anche come tè all’ombra, il Kabusecha è una varietà di Sencha che viene coltivata all’ombra per circa due settimane prima del raccolto. Questo processo contribuisce a far emergere il suo profilo gustativo unico, con note di vaniglia, miele e agrumi. Può essere gustato da solo o con il cibo.

Gyokuro

Anche il Gyokuro viene coltivato all’ombra per diverse settimane prima del raccolto e per la sua produzione si utilizzano solo foglie raccolte in primavera. Questo processo ne esalta il sapore dolce e il colore verde intenso, rendendolo uno dei tipi di tè giapponese più costosi disponibili sul mercato. Ha un profilo gustativo delicato con note di brezza oceanica. 

Bancha

Il Bancha è un tipo di tè giapponese ottenuto dalle foglie più mature. Ha un sapore delicato e leggermente vegetale. Ha anche meno caffeina di altri tipi di tè giapponesi, il che lo rende popolare tra coloro che cercano qualcosa di leggero e rinfrescante da bere durante la giornata. 

Genmaicha

Si tratta di una combinazione di Sencha o Bancha e riso integrale tostato, che gli conferisce un sapore unico, leggermente nocciolato e burroso, con una nota di dolcezza. Il riso aggiunge un ulteriore strato di consistenza alla bevanda quando viene preparato caldo o freddo ed è spesso usato come bevanda quotidiana in Giappone. 

Hōjicha

È prodotto con foglie di tè verde tostate e ha un sapore profondo, di cereali e nocciola con note di caramello. Anche questo ha una minore quantità di caffeina rispetto ad altri tipi di tè giapponesi e viene solitamente servito caldo e gustato durante i pasti o dopo, come ricostituente pomeridiano. 

Kukicha

Noto anche come tè dei ramoscelli, il kukicha si ottiene dagli steli e dai gambi delle foglie piuttosto che dalle foglie stesse. Ha un sapore leggere e un profilo aromatico legnoso, terroso e dolce allo stesso tempo, che lo rende popolare tra coloro che cercano qualcosa di diverso dai tradizionali tè verdi.

Kyobancha

Questo tipo di tè giapponese si ottiene dalle foglie raccolte a marzo, ovvero nel periodo finale del tè. Nonostante sia considerato di qualità inferiore, il Kyobancha ha un sapore ricco e affumicato con note di noci e frutta secca, che lo rende popolare tra coloro che amano i sapori più audaci.

La Cerimonia del tè

Non possiamo parlare di tè giapponese senza citare la Cerimonia del Tè.

Nella cultura giapponese, il tè non è solo una bevanda, ma uno stile di vita. La Cerimonia del Tè, Cha no Yu (letteralmente “acqua calda per il tè”) o Chadō/Sadō (via del tè), è una parte importante della cultura giapponese, sviluppata nel XVI secolo.

La cerimonia consiste nel preparare e servire il tè agli ospiti, preferibilmente in un ambiente tradizionale giapponese, ed è fortemente influenzata dal buddismo zen. Come molti altri aspetti della cultura giapponese, anche la Cerimonia del Tè è molto ritualizzata. Ad esempio, utensili come bollitori e tazze sono disposti con cura secondo specifiche regole di etichetta. In più, gesti e procedure sono accuratamente coreografati, a partire dal modo in cui il tè viene preparato, servito e consumato.

Difatti, il padrone di casa può trascorre anche settimane a prepararsi per l’evento, scegliendo gli strumenti giusti per il tè, gli utensili e le decorazioni. Da parte loro, gli invitati devono arrivare all’ora stabilita e con la mentalità giusta.
Una volta seduti, la prima parte della cerimonia prevede la pulizia degli utensili e la preparazione del tè, che di solito è un tè Maccha di alta qualità. Il padrone di mescola la polvere di tè con l’acqua calda per poi sbatterlo vigorosamente con un frustino di bambù fino a formare una schiuma. Dopodiché, lo serve agli ospiti in piccole ciotole (chawan) che vengono tenute con entrambe le mani in segno di rispetto. Gli ospiti devono ruotare la ciotola, bere un sorso e magari ammirare il contenitore, commentando la sua bellezza e il gusto del tè. Dopo aver bevuto, gli ospiti ruotano nuovamente la ciotola e la restituiscono. Il tè viene servito con dolci tipici giapponesi (wagashi). 

Alla base della tradizionale cerimonia del tè giapponese c’è un profondo apprezzamento per la bellezza della natura e l’idea di unire le persone in un’armonia pacifica. Per questo, spesso gli ospiti sono incoraggiati ad ammirare l’ambiente circostante e godersi il momento di contemplazione, introspezione e socializzazione.

Casa giapponese

Benefici del tè verde e altri usi

Torniamo al nostro tè giapponese, le cui qualità vanno ben oltre il gusto. 

A quanti pare il consumo regolare di tè verde può contribuire a ridurre le infiammazioni, a favorire una sana digestione, a migliorare la concentrazione e la vigilanza. Inoltre, sembrerebbe avere potenzialità antitumorali e neuroprotettive. Non è un caso, dunque, che diverse medicine tradizionali in Giappone si basino sul tè come ingrediente da secoli.

Oltre a essere bevuto, il tè viene utilizzato in molti piatti tradizionali, come il sushi, o più moderni, come il gelato al Maccha. Ci sono persino tè che possono essere cucinati con il cibo per conferire ai piatti un sapore unico, ad esempio il Genmaicha.

Insomma, che siate alla ricerca di un modo per rilassarvi o che vogliate provare qualcosa di nuovo in cucina, non c’è dubbio che il tè giapponese offra molte opzioni. Quindi, perché non prendervi un po’ di tempo e provare ad assaggiarne qualche varietà? Sicuramente troverete il vostro preferito!

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