Fervore Magliocco delle Terre di Balbia

di Giuseppe Maritato

Nel cuore del borgo medioevale di Altomonte in provincia di Cosenza, l’antica Balbia la si ritrova nei bicchieri. I vini prodotti in queste terre ancestrali furono decantati anche nei versi di Plinio Il Vecchio incantato da un nettare chiamato “balbino” che rievocava nel nome il divino.

Azienda Terre di Balbia

Sotto il cielo della migliore Calabria, si stendono i campi verdi delle “Terre di Balbia”, in cui maturano su circa otto ettari di terreno le preziose uve (Magliocco, Gaglioppo e Merlot), arieggiati dalle brezze di mare che soffiano dalla piana di Sibari e dai venti di montagna che trasportano i profumi freschi della catena del Pollino. L’ammodernamento dei vigneti esistenti e la realizzazione dei nuovi impianti, mirano ad ottenere la migliore qualità dell’uva coltivata con il metodo biologico. La forma d’allevamento a cordone speronato esistente è stata trasformata a Guyot, mentre per i nuovi impianti è stata scelta l’antica forma tradizionale calabrese: l’alberello.
La produzione biologica dell’uva è garantita da pratiche colturali esclusivamente preventive. Tutte le lavorazioni in vigna vengono fatte a mano e con l’aiuto di due piccoli trattorini cingolati, larghi appena 1,10 metri, che limitano al minimo il costipamento del terreno. I vini sono prodotti esclusivamente con uve coltivate nell’azienda.
In cantina la scelta delle relative attrezzature e tutte le naturali lavorazioni praticate, sono finalizzate a ottenere un vino “artigianale e di qualità”, in cui siano misurabili la presenza e le energie mentali e manuali dell’uomo.

Terroir

L’azienda agricola si trova in località Montino, nel Comune di Altomonte, rinomato borgo medievale tra i più belli d’Italia, che nel periodo dell’antica Roma veniva chiamato “Balbia” da Plinio il Vecchio (23-79 d.C.) per via del famoso vino “Balbino”.

Il nome Altomonte è del XIV secolo ed è ricco di storia: dagli Angioini ai Ruffo di Calabria con i suoi vicoli medievali, il Castello feudale, il Complesso Monastico del XV, il Complesso Monastico del 1635 di S. Francesco di Paola, la Chiesa gotica-angioina di Santa Maria della Consolazione del ‘300, le opere di Simone Martini, Bernardo Daddi e della scuola di Giotto.
La proprietà è circondata da boschi di quercia, uliveti, ficheti e da colture di granturco, grano, orzo e prati seminativi. Alle spalle le vette del Pollino imbiancate fino a primavera inoltrata; di fronte il mare Jonio dell’antica Sibari.

La biodiversità caratterizza magnificamente l’armonia di tutto quanto qui vegeta e vive. I vigneti dell’azienda sono intervallati da fasce di differenti essenze arboree i cui variegati sapori, profumi e colori, oltre a connotare le uve prodotte, costituiscono un perfetto habitat naturale per diverse specie animali.
Nella parte più alta e asciutta, vegetano piante grasse con fiori dalla bellezza unica insieme a fico d’India, ciliegio, gelso, prugno, pero, melo, nespolo, susino, cachi, corbezzolo e giuggiolo, dei cui frutti si nutrono falchetti, merli, piche, tordi, passeri, pettirossi, cardellini e altri volatili.
Nella parte intermedia i colori cambiano per la presenza della ginestra gialla e di altre piante come melograno, noce, melo e pero selvatico, ciliegio selvatico.

Fervore Magliocco IGP

Fervore, un vino rosso che richiama uno stato d’animo intenso ed emozionale, come il nome che porta, come la passione di chi lo ha assistito con zelo nella vigna e curato nella cantina fino alla sua maturità.
La sensibilità di chi lo osserva nel bicchiere, lo assapora, lo gusta, ne coglie le peculiarità per interpretare le sfumature del colore, gustarne il sapore, percepire la varietà dei profumi e delle fragranze secondo gli stati emozionali di quel momento e riassumere questo vino in un personale giudizio che sicuramente darà diverse emozioni la volta successiva.

ParametroValore
VitignoMagliocco dolce 100%
Gradazione alcolica12,5%
EsposizioneSud, pendenza 20%
Altitudine250 metri s.l.m.
Portainnesto1103 P.
Epoca di vendemmiaFine settembre – prima decade ottobre
Zona di produzioneLocalità Montino in agro di Altomonte (Cosenza)
TerrenoTerra rossa e bianca
Estensione del vigneto5 ettari (ha)
Età del vigneto25 anni circa
Forma d’allevamentoGuyot – Alberello
Sesto d’impianto m.0,85 x 2,10 – 10.000 piante/ha
Numero di gemme per pianta8-10
Resa media d’uva per pianta1 Kg

Terreno

I ceppi del relativo vigneto, di circa 5 Ha, affondano le radici in un terreno di argilla rossa che man mano, lungo il pendio, diventa sempre più bianca. La componente di sabbia e sassi, che aumenta in profondità, assicura la giusta umidità che riduce gli stress idrici nei periodi più caldi.
Nelle tarde ore del mattino soffia il vento da Sud verso Nord raggiungendo punte di 50 Km/h, per l’inesorabile richiamo, dalle fresche vette del Pollino, della brezza mite che sale dal Mare Jonio e spazza via l’umidità, mitiga le temperature estive e garantisce salubrità al vigneto.

Produzione

La produzione biologica prevede trattamenti preventivi a base di rame e zolfo, diserbo esclusivamente manuale e meccanico tra le file, sfalcio delle erbe infestanti, assenza di concimi e sola l’irrigazione naturale dal cielo. Eliminazione dei germogli in sovrannumero durante la potatura verde e diradamento dei grappoli all’invaiatura per ripristinare il carico ottimale prefissato.

All’epoca della vendemmia i grappoli vengono selezionati uno ad uno da mani esperte, direttamente sulla pianta, e raccolti in cassette da 15 Kg per portare in cantina soltanto uva sana e matura in piccoli carichi da 30 cassette.
Manualmente ogni cassetta viene svuotata nella diraspa-pigiatrice e gli acini selezionati sottoposti ad una lieve pigiatura. La fermentazione alcolica e la macerazione avvengono in un unico tino di acciaio inox da 50 Hl, il contatto delle bucce con il mosto varia da 12 a 15 gg, rimontaggio per i primi due giorni e successivamente due délestage al giorno con controllo della temperatura. Pressatura dolce delle vinacce mediante pressa verticale idraulica con gabbia in acciaio inox.
Dopo la svinatura immediato travaso in barriques di rovere francese, 50% nuove e 50% di secondo passaggio. Batonnage giornaliero sino al primo travaso. Naturale fermentazione malolattica in barrique. Dopo circa 9 mesi di maturazione in legno, il vino, senza l’ausilio di chiarificanti e senza precipitazioni tartariche, viene imbottigliato e le bottiglie, dopo 24 mesi circa di affinamento protette in casse di legno, vengono etichettate e sono quindi finalmente pronte per essere gustate.

Degustazione

Ecco le caratteristiche sensoriali che contraddistinguono il vino Fervore Magliocco IGP.

Vista

Limpido e luminoso il bel colore rubino che si staglia nel bicchiere.

Olfatto

Bouquet elegiaco che premia le narici diffondendo un tripudio di spiccati aromi di frutta fresca e secca: ciliegia, prugna, melagrana, sottobosco, fichi, mandorle, nocciole e gherigli di noci.
In appresso ecco farsi avanti gradevoli profumi floreali e vegetali, insieme con svolazzi speziati di noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero e zenzero. Sospiri di liquirizia, anice.

Gusto

In bocca penetra un sorso di serpeggiante scorrevolezza e che denota armonia, morbidezza, acidità, pulizia, eleganza, sapidità e una buona struttura. Palato ben disteso, succoso, fruttato, equilibrato, dinamico. Trama tannica ben domata. Buona serbevolezza. Allungo finale persistente.

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